Alan Turing, il padre gay dell’intelligenza artificiale

Alan Turing, il padre gay dell’intelligenza artificiale

Alan Turing, nato a Londra nel 1912, diventò famoso come il padre dell’intelligenza artificiale.

Quando Turing era giovane aveva un’inclinazione naturale per la scienza e la matematica, ecco perché cominciò a risolvere problemi avanzati, come le leggi di moto di Newton.

Durante il suo soggiorno presso la scuola di Sherborn, incontrò Christopher Morcom, considerato come il primo amore di Turing. Morcon è morto quando aveva appena 18 anni da complicazioni della tubercolosi bovina, dopo quello Turing rimase molto triste ma decise di concentrarsi sul lavoro.

Anni dopo iniziò a studiare matematica e iniziò a lavorare con i prototipi che furono la base dei computer moderni.

Durante la sua vita, Turing non nasconde mai la sua sessualità anche se non fa mai parte del circolo degli artisti omosessuali di Cambridge.

Statua di Turing al Bletchley Park

Durante la seconda guerra mondiale, Turing aiuto a sviluppare il codice per aiutare a decrittografare i messaggi in codice dalla Germania.

Disegna poi, il test Turing per vedere cosa era capace di fare l’intelligenza artificiale. Il test doveva determinare chi era un uomo e che era una donna.

Turing nel 1941 si impegnò per un paio di anni con un uomo ma non era molto entusiasta della relazione, nel 1951 Turing incontrò un giovane a Manchester con cui rimasse insieme per alcuni mesi fino a quando un ladro si infiltrò nella casa di Turing.

Turing andò dalla polizia dove gli hanno chiesto la relazione tra lui e il ragazzo e dopo una confessione Turing è stata accusato di “indecenza grossolana”.

Dopo un processo, Turing fu condannato e costretto ad trattamento con estrogeni per sopprimere la sua “libido omosessuale”. Dopo che i suoi seni crescevano ed era impotente, si suicidiò per veleno nel 1954.

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